calcoli renali
Lo sa bene chi ha già dovuto fare i conti, con il calcoli renali.
Dolori violentissimi causati da colica renale .La calcolosi renale non è grave, ma può essere molto insidiosa.
Ma perché si formano i calcoli renali? Nell’urina ci sono alcune sostanze, dette litogene (calcio, ossalato, acido urico, fosforo e cistina), che sono poco solubili e che, quando la loro concentrazione supera un certo livello, precipitano sotto forma di cristalli.In seguito si aggregano e formano calcoli renali più o meno grandi. Così spiega Loris Borghi, professore ordinario di medicina interna all’Università di Parma. La formazione di questi cristalli è contrastata da altre sostanze, antilitogene, presenti nelle urine (citrato, potassio, magnesio). Il corretto equilibrio tra inibitori e promotori impedisce la formazione dei calcoli renali . Può però capitare, soprattutto in presenza di fattori predisponenti, che si crei uno squilibrio tra queste sostanze con conseguente aumento delle possibilità che si formino calcoli renali . Questi possono avere composizione diversa: i più comuni sono quelli di ossalato di calcio seguiti da quelli di acido urico, fosfato di calcio e poi da quelli di altro tipo».
i calcoli renali producono una colica renale , come si affronta?
La colica si riconosce dal dolore molto violento e con intensità variabile, soprattutto nella parte posteriore dell’addome a livello dei reni. Di solito il primo intervento prevede l’uso antinfiammatori non steroidei e, se il dolore è particolarmente forte, di oppiodi (morfina e simili). Entro uno o due giorni dalla colica sarebbe utile un’ecografia renale. Per verificare se c’è un calcolo nell’uretere che può creare un ostacolo al normale deflusso di urina con possibile danno renale secondario».
Quali sono le cure per i calcoli renali?
I calcoli sotto gli 8 mm vengono in genere espulsi da soli. Oppure con l’aiuto di una terapia basata su cortisonici per ridurre l’edema associato al calcolo. In più farmaci che hanno la capacità di dilatare l’ultima parte dell’uretere che si immette nella vescica (alfa-litici e nifedipina). A distanza di una settimana è bene verificare con l’ecografia che il calcolo sia stato espulso. Se l’esito è negativo o se sono presenti calcoli di dimensioni sopra gli 8-10 mm si può prendere in considerazione un approccio “urologico”. Valutando caso per caso la più adatta tra una serie di tecniche. Tra cui la litotrissia extracorporea, l’ureteroscopia e le procedure percutanee».
È possibile curare in maniera naturale i calcoli renali ?
Il cardine è un consumo adeguato di acqua. Sono utili anche accorgimenti dietetici diversi a seconda del tipo di calcoli che si è predisposti a formare. Non serve fare una dieta povera di calcio. Latte, yogurt e formaggi non vanno eliminati, ma consumati in quantità normale. Nella dieta non devono, invece, mancare frutta e verdura fresche.Contenenti elementi importanti come potassio, magnesio e citrato, tutte sostanze che si oppongono alla formazione di calcoli. È ormai dimostrato che l’acqua Fiuggi ha efficacia nella calcolosi renale. Non solo esclusivamente alle sue proprietà diuretiche. Bensì alla presenza di macromolecole in grado di aggredire il reticolo cristallino che costituisce il calcolo fino a disgregarlo.